I cinesi amano giocare ai giochi strategici per mantenere la mente acuta e divertirsi. Oggi parliamo dei 5 migliori giochi da tavolo tradizionali cinesi con alcune regole di base: Wei Qi (Go), Mahjong, Tian jiu (Domino Cinese), Xiang Qi e Bo Bing.
Negli ultimi anni i Giochi da Tavolo hanno conosciuto uno dei momenti storici di maggiore splendore. Il mondo occidentale ne produce centinai ogni anno e indovinate dove li fa produrre? Proprio in Cina. Purtroppo potrete immaginare che ciò non ha niente a che vedere con la tradizione cinese, ma fra gli estimatori dei giochi da tavolo e della loro storia, la tradizione cinese colpisce ancora, conservando un grande passato per la produzione ludica.
I giochi da tavolo nella tradizione cinese
La Cina è il paradiso di alcuni dei giochi da tavolo più tradizionali al mondo. Inoltre, alcuni di loro sono ancora molto popolari sia per i bambini che per gli adulti. Alcuni di questi sono progettati con carattere mitologico e leggendario e persino con collegamenti con le antiche credenze orientali, quindi non sorprende che spesso abbiano regole eleganti, strategie complicate e ampia giocabilità.
Qui parleremo di quattro più uno dei più famosi giochi da tavolo tradizionali cinesi che abbiamo oggi, alcuni sono in circolazione da migliaia di anni.
1. WeiQi (Go) 围棋
Wei Qi (Go) è stato giocato per la prima volta in Cina più di 3.500 anni fa. È considerato il più antico gioco da tavolo giocato tutt’oggi. In Giappone, oggi, è diventato così popolare che i giornali ne pubblicano costantemente editoriali e possiamo dire tranquillamente che si tratta dell’antenato di tutti i giochi da tavolo. Andrebbe giocato almeno una volta nella vita per vivere la vera esperienza di questo classico leggendario del gioco da tavolo.
Il nome Wei Qi può essere approssimativamente tradotto come “gioco di accerchiamento”, cosa che rivela l’obiettivo primario: controllare più territorio del tuo avversario, circondandolo. Non lasciatevi ingannare da questo gioco, le regole sono molto semplici, ma si dice che la strategia sia più complessa degli scacchi.
Ecco alcune cose importanti da sapere riguardo alle regole di base del Wei Qi:
- Si gioca tra due giocatori, uno usa le pedine bianche e l’altro le nere.
Il tabellone è una tavola quadrettata 19×19.
All’inizio del gioco il tabellone è sgombro, il giocatore con le pedine nere fa la prima mossa e passa la mano.
Una mossa viene eseguita posizionando una pedina su un incrocio dei quadretti a scelta.
Una fila consecutiva di pedine che toccano i bordi del tabellone, delimita un territorio conquistato e inviolabile dall’avversario.
Come per la dama, le pedine possono essere catturate, ma in Wei Qi viene catturata quando è “circondata” da pedine avversarie. La pedina catturata viene tolta dal tavolo e conservata dall’avversario.
Quando non ci sono più incroci occupabili la partita finisce e si fa il conteggio dei territori conquistati.
2. Mahjong 麻将
Il Mahjong è quasi sicuramente il gioco da tavolo più popolare in Cina, nonché il più recente di questa lista. Un gioco basato su tessere che originariamente era chiamato máquè e che tradotto significa “passero da canapa”. Sappiamo però che prima era un gioco di carte, solo in seguito elaborato su tessere splendidamente incise. Con i progressi della tecnologia poi ha raggiunto la sua maggior diffusione mondiale come videogioco preinstallato sulle prime versioni del sistema operativo Windows.
La vera origine del Mahjong è praticamente ignota, ma possiamo dire con certezza che la sua versione contemporanea non esisteva fino alla metà del XIX secolo. Anche se circola una leggenda che dice che la sua prima versione sia stata creata dallo stesso Confucio intorno al 500 a.C., molto probabilmente si tratta solo di un mito che addirittura non ha neanche origine in Cina, ma in Occidente.
La variante base del Mahjong ha 136 tessere diverse composte da 36 cerchi, 36 caratteri e 36 bambù, chiamati semi. Questi saranno ulteriormente divisi in quattro serie con numeri da 1 a 9 in ogni seme. Ci sono anche 12 tessere “drago” e 16 tessere “vento”. In alcuni casi vengono utilizzate anche 8 tessere extra, quattro fiori e quattro stagioni, anche se in termini moderni le possiamo considerare un’espansione che aggiunge nuove regole al gioco.
La maggior parte delle partite a Mahjong si gioca in quattro giocatori, ci sono comunque varianti relativamente rare a tre giocatori.
Ogni giocatore inizia con 13 tessere, il mazziere inizia con 14.
L’obiettivo principale del gioco è ottenere un “mahjong”, ovvero quattro set e una coppia per formare tutte le 14 tessere. Due tessere identiche sono chiamate coppie e un set può essere composto da tre tessere identiche (pung) o da tre numeri consecutivi dello stesso seme (chow).
Ogni giocatore scarta una tessera in ogni turno e riceve in cambio un’altra tessera. Le tessere scartate sono disposte in un muro davanti ai giocatori, lungo 17 tessere e alto due.
Ad ogni turno, gli altri giocatori possono richiedere l’ultima tessera scartata. Quello che può completare il mahjong con questa tessera ha la priorità.
3. TianJiu 天九 (Domino Cinese)
Il TianJiu, letteralmente “cielo nove”, non è altro che la versione più antica di un gioco nato in Cina e arrivato a noi secoli dopo, in una versione differente, con il nome di Domino. In Cinese i pezzi sono chiamati Gwat Pai, che letteralmente significa “tessere d’osso” e, in effetti, prendono il nome dalle ossa utilizzate nel XII secolo dagli sciamani durante le divinazioni e solo dopo diventate strumento di gioco d’azzardo.
La quantità di giochi realizzati con queste tessere è davvero enorme e di certo il Tian Jiu non è il più famoso, ma possiamo dire che probabilmente è il più antico e originale dal quale poi derivarono tutti gli altri.
Come potete immaginare i componenti di gioco sono delle tessere da domino, per la precisione 32. Queste sono divise in due gruppi detti “militari” e “civili”, ma non c’è nessun segno che le distingue, semplicemente ogni giocatore deve ricordarle a memoria. Le tessere civili sono 11 e quelle militari sono 10. Ciascuna tessera civile ha anche un nome cinese: la 6-6 è Cielo, 1-1 Terra, 4-4 è Uomo, 1-3 Oca, ecc… il loro valore è in base al loro significato secondo la cultura cinese. Per esempio, Cielo vale di più di Terra; Terra vale di più di Uomo, ecc… anche queste informazioni devono essere conosciute a memoria.
A parte gli ovvi problemi dei principianti nel memorizzare tutte queste informazioni, il gioco base di Tian Jiu è piuttosto semplice. Le sue regole possono ricordare un po’ la briscola:
Si gioca sempre in quattro giocatori.
Il banchiere guida la prima presa e glia altri seguono in senso antiorario.
Gli altri giocatori cercano di vincere la presa giocando una serie di tessere dello stesso seme di valore più alto, oppure rinunciano alla presa scartando lo stesso numero di tessere a faccia in giù.
La tessera del seme sbagliato perde indipendentemente da quanto sia alto il suo valore.
Le prese successive sono guidate dal vincitore della presa precedente
Il vincitore dell’ultima presa vince la partita e diventa il banchiere per la partita successiva.
4. XiangQi 象棋
Uno dei giochi da tavolo più amati non solo in Asia ma anche nel mondo occidentale è Xiangqi. Chiamato anche scacchi cinesi o gioco dell’elefante, è un classico gioco da tavolo strategico per due giocatori. Appartiene alla stessa identica “famiglia di giochi” degli scacchi occidentali, di quelli indiani e di altri “cugini” meno rinomati.
Xiangqi è l’ideale per coloro che amano il gioco leggendario tradizionale e ne vogliono assaporare una variante, avendo la garanzia di divertirsi e sfidare la strategia e la raffinatezza razionale di un degno avversario.
Xiangqi è una variante degli scacchi di grande successo non solo in Cina ma in tutta l’Asia. Ci sono molte somiglianze tra Xiangqi e gli scacchi occidentali classici e molti specialisti credono che entrambi fossero stati sviluppati dal Chaturanga, gli scacchi indiani originali.
Xiangqi si gioca su una scacchiera rettangolare 9×10 e ogni giocatore inizia con 1 re (o generale), 2 mandarini (o consiglieri), 2 elefanti (o alfieri), 2 cavalli, 2 torri (o carri), 2 cannoni (o catapulte) e 5 pedoni. A differenza degli scacchi occidentali, i pezzi si trovano sugli incroci e non sulle case, come nel Wei Qi per intenderci. Le mosse possibili sono simili ma aggiungono qualche differenza rispetto ai nostri scacchi. Per esempio il Re e i mandarini non possono abbandonare il palazzo, ossia non possono allontanarsi troppo dalla loro posizione iniziale. Gli elefanti non possono attraversare il fiume, ossia la linea di caselle che divide a metà la scacchiera. Il cavallo si muove sempre a L ma non può saltare altri pezzi e i cannoni muovono come la torre ma se vogliono catturare un pezzo avversario sono sempre costretti a saltare uno e un solo pezzo.
Di seguito alcune regole importanti da sapere su Xiangqi:
L’obiettivo principale è catturare il re nemico (o generale), tramite uno scacco matto o uno stallo. Negli scacchi occidentali, lo stallo si traduce in un pareggio, quindi è una grande differenza.
Il giocatore non può mettere sotto scacco il generale avversario più di tre volte di seguito con lo stesso pezzo e la stessa posizione.
Anche il continuo inseguimento è vietato. Un nemico non protetto non può essere attaccato ripetutamente, ad esempio spostandosi ripetutamente da e verso gli stessi due punti.
I Re non possono opporsi tra loro, ci deve essere almeno un pezzo che li collega sulla stessa colonna.
5. Bo Bing 博餅
Bo Bing è uno dei classici giochi di dadi cinesi giocato da tutti che si è guadagnato un posto importante come rito da non perdere nella cerimonia di celebrazione del Festival di Metà Autunno noto anche come Festival della Luna, che cade 15 giorni dopo l’ottavo mese del calendario lunare di ogni anno.
Le sue origini risalgono al 1600, quasi al termine della dinastia Ming meridionale, nella città che oggi conosciamo come Xiamen. Si dice sia nato dalla fantasia dal generale cinese Koxinga e del suo vice Hong Xu, escogitato nel tentativo di elevare lo spirito dell’esercito che durante il Festival di metà Autunno sentiva la nostalgia di casa.
Il nome cinese si traduce come “gioco d’azzardo di torte” o “gioco dei dadi della torta lunare” , non per niente la tradizione vuole che ci siano in palio per i vincitori ben 63 torte della luna di varie dimensioni, ma nei moderni Festival della Luna capita a volte che in palio ci siano denaro o elettrodomestici. Le due cose vanno così a braccetto comunque che se oggi giorno doveste comprare una torta della luna, trovereste facilmente le istruzioni del gioco stampate sulla confezione.
I componenti si trovano in qualunque casa, sei dadi e una ciotola a bocca larga. Potenzialmente il numero di giocatori è infinito, basta che ci siano tantissimi premi.
Le regole sono davvero semplici:
Si mette la ciotola su un tavolo, tutti si radunano intorno al tavolo e si nomina il primo giocatore.
Il primo giocatore lancia tutti e 6 i dadi nella ciotola e si controllano i risultati.
Se almeno un dado cade fuori dalla ciotola si perde il turno.
Una certa combinazione dà diritto a un premio.
Ora tocca al giocatore successivo.
Con buone probabilità tutti otterranno un premio, fino all’esaurimento di tutti i premi. Ma per chi non vuole smettere di divertirsi, se tutti i premi per una determinata combinazione di dadi sono esauriti, chi ottiene quel risultato ruba il premio del vincitore precedente più vicino. Se volete sapere quali sono le combinazioni… comprate una torta della luna
Allora, qual è il tuo preferito della lista?
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