Il Jing è uno dei tre Tesori, l’energia più densa, la quintessenza vitale. Affrontiamo un breve viaggio alla scoperta della base energetica sulla quale si struttura il nostro corpo, nonché la materia fondamentale che costituisce l’intero universo.
Il mio secondo giorno del corso di Medicina Tradizionale Cinese capii che avevo fatto una scelta straordinaria, ma anche che per comprendere appieno questo mondo fantastico avrei dovuto impegnarmi a lungo e cambiare il mio modo di pensare.
Era la lezione sui Tre Tesori e la docente esordì con un’analogia:
“Se il corpo umano fosse una casa da costruire… lo Shen sarebbe l’architetto, il Qi sarebbero gli operai e il Jing sarebbero i mattoni”.
Effettivamente il Jing è l’energia materiale da cui si trae forza per costruire tutto, anche il Jing stesso. Il Qi la trasforma e le conferisce dinamismo. Ma se non ci fosse lo Shen, che è il progetto, cosa costruiremmo? Senza tutte e tre le energie non ci sarebbe alcuna casa.
Jing, Qi e Shen sono i tre componenti essenziali alla vita, sono chiamati i Tre Tesori e fanno parte delle 5 Sostanze vitali (con Sangue e Fluidi corporei). Per costruire la casa del nostro corpo quindi, dando per scontato che abbiamo un architetto e gli operai, su cui approfondiremo in altri articoli, proviamo a capire cosa sono questi mattoni, cosa ci si può costruire e che funzioni hanno.
Il carattere 精 e il suo significato
La parola Jing 精 esprime uno dei concetti più importanti della medicina tradizionale cinese e del taoismo.
Il jing è definito la quintessenza, in quanto essenziale, fondamentale, che sta alla base.
Il carattere a sinistra è la rappresentazione di un chicco, un seme che qui assume il significato di potenzialità. Quando comincia a mettere le prime foglioline, il seme ha un’energia potentissima, è l’origine della vita nel momento in cui l’energia è pura, essenziale.
Il carattere successivo è il cinabro che è la forza trasformatrice, l’elemento che serve per attuare i cambiamenti e non stupisce che sia molto usato simbolicamente anche in alchimia.
Il significato complessivo quindi è proprio un’energia potenziale che inizia a sprigionarsi innescando una grande trasformazione.
Ma cos’è il Jing?
Partendo dal presupposto che tutto è Qi, tutto è energia che più o meno si condensa, il Jing è detto appunto, anche JingQi ed è la forma di energia (Qi) più densa e più yin nel nostro corpo.
Il Jing è al contempo:
È la sostanza materica che costituisce il corpo fisico, l’elemento che partecipa alla formazione di ogni altra sostanza vitale.
È l’essenza ricevuta al momento del concepimento.
È detto “essenza del rene“, cioè l’energia originale della vita che gestisce l’intero processo di nascita, crescita, riproduzione, invecchiamento e morte.
Jing del Cielo anteriore e del Cielo posteriore
Il Jing è classificato in due forme. Parliamo di Jing del Cielo Anteriore quando ci riferiamo all’energia prenatale, conferitaci al momento del concepimento, che definisce la personalità, la costituzione fisica ed energetica dell’individuo, con le sue predisposizioni. Se invece parliamo di Jing del Cielo Posteriore, ci riferiamo alla parte di Jing postnatale continuamente riprodotta a partire dall’alimentazione e dal respiro, con processi di purificazione da parte di Polmone, Milza e Stomaco. Tutto il Jing è immagazzinato e custodito nel Rene, un ampio sistema che comprende varie cose, fra cui le ossa, i midolli, i capelli, l’apparato riproduttivo, ecc.
Il deperimento di questa energia vitale corrisponde al deperimento del corpo e della “lucentezza” che emana, alla perdita di creatività, volontà e desiderio sessuale, nonché all’insorgere di malattie croniche. Inoltre se il Jing prenatale viene completamente esaurito, la cosa che succede è solo una, la vita si spegne.
Alcuni testi antichi sostengono che l’essere umano abbia Jing potenziale per vivere fino a circa 120 anni. Chi non raggiunge questa età, o rientra nei casi di Jing debole al concepimento, oppure probabilmente lo ha sperperato e consumato eccessivamente durante la sua vita.
Ad ogni modo, mentre il Jing prenatale di cui disponiamo è finito e può essere solo consumato o preservato, quello postnatale può essere accumulato consumando cibi, acqua e aria di una certa qualità. Così, utilizzando il Jing del Cielo Posteriore, risparmiamo quello del Cielo Anteriore, che non è reintegrabile.
Il corpo comunque consuma una parte del Jing prenatale nei processi fisiologici necessari all’espletarsi di tutte le attività corporee. In tal modo consumiamo inesorabilmente il Jing prenatale, senza lasciarci alcuna speranza di poter immagazzinare all’infinito Jing postnatale alla ricerca di una vita eterna.
L’essenza di Rene che conserva la salute
Il Jing è tesaurizzato nel rene e contiene al suo interno il nucleo dello yin e dello yang primordiali. Questi costituiscono nel corpo la radice di liquidi e nutrimenti, oltre alla base dei processi di attivazione e riscaldamento, indispensabili perché il corpo svolga le sue funzioni e continui a vivere.
Un’altra funzione principale del Jing è quella di difenderci. Se si ha un buon Jing e una buona costituzione, ci si ammala di meno. Abbiamo altre energie difensive preposte a questa funzione ma quando l’organismo non riesce a contrastare ed eliminare i patogeni con queste energie difensive (Weiqi e Yingqi), attraverso l’intervento del Jing può bloccarli in latenza. Il Jing però non è in grado di espellere i patogeni, si limita in qualche modo a tenerli sott’acqua, li soffoca, in modo che non possano esprimersi. Così finché c’è Jing in buona quantità, potremmo conservare dei patogeni incubati al nostro interno e penetrati a causa di un disequilibrio delle energie difensive, ma quando il Jing inizierà a deperire con l’età o con sforzi estremi, i patogeni in latenza riaffioreranno inesorabilmente.
Dal concepimento alla morte
Sin dalla nascita, attraverso la crescita, la maturità, la vecchiaia, per giungere alla stessa morte, tutte le fasi della nostra vita sono strettamente dipendenti dallo stato del Jing. La vita per svilupparsi ha bisogno di Jing e come si svilupperà, è sempre il Jing a deciderlo.
Nella nostra comprensione limitata possiamo dire che questa energia è rappresentata dalle cellule staminali, ma in realtà la vera concentrazione del Jing è in spermatozoo e ovulo. Per una nuova vita infatti c’è bisogno che si incontrino due Jing, anche se per fare un bambino, un uomo e una donna non bastano. C’è bisogno di un ulteriore Jing che viene conferito dal Cielo. L’energia del Cielo però deve essere favorevole, ossia non ci devono essere temporali, terremoti o tempeste elettromagnetiche in atto al momento del concepimento e, naturalmente, alcuni allineamenti cosmici risultano più adatti per garantire la salute del futuro erede.
Diversamente si rischia di conferire un Jing carente, che può dare ad esempio malformazioni alla nascita. Ecco perché di sovente gli imperatori interpellavano la schiera dei saggi di corte, per sapere quale momento cosmico fosse più propizio per concepire e ottenere la migliore energia Celeste.
Il Jing è anche la sostanza più importante nella vita intrauterina. Essendo più yin, la sua tendenza è quella di scendere verso il basso. È per questo che nel feto, in posizione rovesciata rispetto alla vita adulta, la parte più materiale e pesante si concentra in basso, per formare il midollo osseo, quello spinale e il cervello, noti anche come mare dei midolli. Dopo la nascita e il raggiungimento della posizione eretta, conferma la sua tendenza a scendere e va a depositarsi nel Rene.
Dalla nascita alla pubertà il Jing prenatale, sostenuto dal postnatale, sviluppa il corpo in modo continuo e progressivo sino alla comparsa delle sostanze che consentono la maturazione del sistema riproduttivo, nell’uomo con cicli di otto anni, nella donna con cicli di sette. Una volta raggiunto il pieno sviluppo sessuale e riproduttivo, il Jing modera la sua attività nella produzione di queste sostanze. Questo accade perché il corpo, raggiunto il suo compimento, cerca di risparmiare la propria essenza avendo il solo scopo di mantenere, per quanto possibile, l’equilibrio raggiunto.
Come appena accennato, il Jing ha una sua ciclicità, per gli uomini è di 8 anni ed è ritmato dal Qi, mentre per le donne è di 7 anni ed è ritmato dal sangue (l’uomo matura e invecchia più lentamente ma la donna per svilupparsi allo stesso modo consuma di meno):
Al primo ciclo il qi d Rene attua le trasformazioni, il corpo cresce velocemente, i capelli si allungano e i denti si rinnovano.
Al secondo ciclo i reni prosperano, il giovane matura, il Jing è forte e sostanzioso e completa la formazione dei genitali. Avviene la maturazione sessuale.
Al terzo ciclo il qi di Rene è forte, muscoli e ossa sono saldi, arrivano i denti del giudizio. Si diventa adulti.
Al quarto ciclo i muscoli sono sviluppati e le carni sono piene e robuste. Il Jing che si trova in basso non riesce più a salire verso l’alto, compaiono i primi capelli bianchi.
Al quinto ciclo il qi di Rene declina, i capelli cadono, i denti si seccano, la quantità di Jing inizia a deperire e cominciano a manifestarsi i primi deficit.
Al sesto ciclo i soffi yang declinano a partire dall’alto, i capelli si incanutiscono e la maggior parte dei tessuti deperisce più velocemente.
Al settimo ciclo i soffi del fegato declinano, i muscoli non hanno forza per muoversi, le ossa diventano fragili.
All’ottavo ciclo la fecondità cessa, la tesaurizzazione del Rene termina, capelli e denti se ne vanno.
Nel prossimo articolo dedicato al Jing, scopriremo i modi per accumulare Jing del Cielo Posteriore della migliore qualità, approfondendo quanto già accennato nell’articolo sull’alimentazione energetica.