Saper mangiare è una vera e propria filosofia, che ha come scopo quello di guarire o alleviare sia i mali fisici che quelli spirituali. Scopriamo insieme una branca fondamentale della Medicina Tradizionale Cinese che ci aiuta a trovare l’armonia psico-fisica col cibo: La Dietetica Cinese.

Armonia del cibo Introduzione alla Dietetica Cinese

Colui che non sa mangiare non sa vivere

Questa frase di Sun Simiao (581-682) può sembrare un po’ forte, ma una volta entrato in questo mondo potresti realizzare che è del tutto ineccepibile.

Il cibo è indispensabile per la sopravvivenza di tutti gli esseri viventi, è quella risorsa grazie alla quale il corpo e la mente accumulano energia e nutrienti fondamentali per conservare salute e vitalità: una dieta sbagliata, al posto di garantire la vita, può persino causare la morte. 

Il cibo come filosofia

Fin dall’antichità, in Cina, vivere sani e il più a lungo possibile era uno degli scopi per cui i grandi Maestri delle più importanti religioni e filosofie si facevano promotori e divulgatori di pratiche che insegnavano come poter coltivare se stessi per raggiungere la tanto desiderata longevità. Questa “coltivazione di sé” non era solo mentale, ma era volta anche a preservare il proprio corpo come un vero e proprio “tempio dell’anima” e per questo non mancavano insegnamenti su cosa fosse giusto o sbagliato mangiare.

Il cibo diviene così una vera e propria filosofia, che ha come scopo quello di guarire o alleviare sia i mali fisici che quelli spirituali e allo stesso tempo, è pressoché impossibile separarlo dalla Medicina Tradizionale Cinese che, come in tutti gli antichi saperi, scaturiva da una visione della vita ben più ampia e complessa, il Taoismo.

Il cibo come medicina

La Dietetica e la Medicina nascono e si evolvono insieme. Basti pensare che il primo farmaco in assoluto fu un alimento, il vino ottenuto da cereali fermentati, usato già dal VII millennio a.C. nelle pratiche sciamaniche e nelle offerte rituali alle divinità, per guarire dalle malattie e allontanare il male e probabilmente proprio per questo motivo lo stesso carattere 醫 yi, medicina, contiene il radicale che indica il vino, 酒 jiu.
Il legame tra dietetica e farmacologia in particolare diventa indiscutibilmente forte nel corso dei secoli, condividendo gli stessi principi, lo stesso metodo di classificazione e utilizzando molti ingredienti comuni. La terapia alimentare cinese può essere usata, proprio come la medicina, per curare le malattie.

Pertanto, non è difficile comprendere che ogni alimento può essere considerato come un piccolo farmaco che ha un modesto effetto curativo rispetto ad altre terapie, ma che assunto quotidianamente diventa estremamente potente nel lungo periodo.

Sempre Sun Simiao, il famoso medico cinese esperto nella medicina tradizionale nel suo Bèi Jí Qiān Jīn Yào Fāng (备急千金要方) “Prescrizioni da Mille Pezzi d’Oro per le Emergenze“, traccia le linee guida in ordine temporale che un medico deve seguire:

“Tratta prima con la dieta, solo se ciò non funziona allora usa le medicine”

L’arte dell’alimentazione energetica

Il cibo, come ben sappiamo ci fornisce energia per muoverci, per pensare, per esprimere o reprimere emozioni, ci calma o ci agita, insomma è vita!
Ogni alimento (come le bevande) che ingeriamo ha una componente energetica fondamentale e imprescindibile che trasferisce sul soggetto che lo assume, determinando un mutamento energetico nell’organismo.

Ogni alimento si distingue in varie classificazioni per aspetto, natura termica, sapore, odore, azione, tropismo, direzione e altre funzioni… e ognuno va combinato con gli altri e trattato in modo particolare per comporre un piatto equilibrato sotto tutti gli aspetti. Tutti gli alimenti hanno caratteristiche energetiche funzionali che singolarmente e combinati, possono correggere disequilibri di Organi e Visceri apportando benessere non solo al corpo fisico ma anche a quello spirituale, ripristinando e riequilibrando le funzioni vitali in difficoltà. Per questo la terapia dietetica cinese 食疗 (shí liáo) è considerata un metodo curativo vero e proprio, è una delle branche fondamentali della Medicina Cinese e non può prescindere dalla formazione accademica di ogni medico di medicina tradizionale.

La dietoterapia è dunque lo strumento principe per prevenire le malattie, associata il più delle volte alla dieta medicata 药膳 (yào shàn), che oltre a prevenire ha il fine di curare.

Equilibrio Dinamico

Il gioco di composizione di un piatto equilibrato in alimentazione energetica quindi consiste nel mescolare i cibi seguendo i tanti parametri elencati poco fa, allo scopo di “sbilanciare” leggermente l’equilibrio dinamico in cui si trova una persona, verso uno stato di salute più stabile. Questo deve tener conto fra le altre cose anche degli influssi interni o esterni a cui è continuamente esposto l’organismo, per cui conservare o ripristinare la salute diventa un gioco di forze in cui l’organismo mantiene o ritrova il suo equilibrio.

Yin e Yang nel Cibo

Questo lascia intuire che non esiste una dieta perfetta per sempre e per tutti, soprattutto se si inizia un nuovo tipo di alimentazione, questa potrebbe essere ottima per un certo periodo e in una certa condizione, ma potrebbe diventare dannosa se applicata perennemente, senza rispettare le stagioni, la costituzione, l’età e lo stato psicofisico della persona.

Per esempio quando entriamo a contatto col freddo, il nostro corpo tende autonomamente a lasciar agire lo Yang interno, per scaldarsi. Questo avviene ogni sera quando scendono le temperature, coi freddi invernali oppure quando mangiamo un gelato. Se però in una fredda notte d’inverno decidiamo di mangiare un bel gelato, le cose si sommano creando uno squilibrio che può diventare causa di malattie come raffreddore, indigestione, diarrea, ecc. Il troppo naturalmente è relativo da persona a persona, per cui alcuni hanno un’ottima resistenza e altri cedono al minimo problema.

Un altro esempio può essere la rabbia, che secondo la MTC muove il Qi verso le spalle e la testa. In questo caso se stiamo vivendo un periodo particolarmente stressante, tendiamo alla rabbia e magari consumiamo anche alcool, aglio o zenzero ad esempio, rinforziamo la tendenza a far salire il Qi. Questo porta a disequilibri con mal di testa, ronzii alle orecchie, pressione alta o occhi rossi. Per riportare l’equilibrio possiamo invece mangiare cibi che dirigono il Qi verso il basso, come succo di limone o verdure amare.

Questi piccoli esempi servono solo a dare un’idea del funzionamento degli equilibri che riguardano ognuno di noi e non vanno applicati se riconoscete uno qualunque dei sintomi elencati, in quanto sono del tutto insufficienti per fornire un quadro completo.

Il resto dei consigli che potrebbe seguire chiunque sono i soliti, evitare gli estremi, moderazione, varietà… sono cose che in realtà già sappiamo ma a volte è bene cercare di spiegarsi anche l’ovvio.

Non è la dieta macrobiotica

Concetti molto simili segnano la base di testi altrettanto antichi come quelli ayurvedici indiani o quelli ippocratici più vicini a noi, ma in questa sede non si vuole difendere la paternità del pensiero filosofico, anche perché risulterebbe impresa non poco ardua. A scanso di equivoci però va detto che queste nozioni precedono di gran lunga la macrobiotica giapponese, che pur essendo diversa, effettivamente prese a piene mani dalle più antiche tradizioni dei vicini di casa.

Questo va detto perché in Italia, come in altre parti del mondo, spesso la dietetica cinese, più comunemente chiamata alimentazione energetica, viene confusa con la dieta macrobiotica. Mentre la prima però si è sviluppata lentamente nel corso degli scorsi due millenni grazie al contributo di innumerevoli praticanti, la seconda è nata soltanto nello scorso secolo partendo dalle osservazione di un solo individuo, del medico giapponese Oshawa. E per i fan del mondo VEG è meglio precisare che a differenza della macrobiotica, nella dietetica cinese non vi è alcuna condanna nei confronti degli alimenti di origine animale come carni e pesci, anche se le quantità consigliate sono certamente modeste in una dieta abituale. In realtà secondo la dietetica cinese non vi è proprio alcuna condanna verso nessun genere di cibo, solo consigli di uso più o meno moderato a seconda della “potenza” di alcune loro caratteristiche.

Che cibi si possono mangiare?

Seguire i consigli e rimedi della dietetica cinese non significa dover cucinare cibi cinesi, figurarsi piatti tipici della tradizione culinaria. La Dietetica cinese è composta di indicazioni applicabili agli alimenti per noi più comuni e anzi, il consumo di cibi di produzione non locale è caldamente scoraggiato per vari motivi che vedremo fra un attimo.

Tra le regole di base comunque moltissime indicazioni fanno già parte della nostra tradizione, magari non le ricordiamo o semplicemente non le seguiamo di proposito, ma scommetto che se ne nominassi qualcuna le riconosceresti. Ad esempio mangiare cibi di stagione, mangiare cibi biologici, cucinare da sé invece che magiare cibi già pronti.

E senza fare i bacchettoni si possono rispolverare anche i detti della nonna, come ad esempio “Vino rosso fa buon sangue”. Secondo l’alimentazione energetica infatti il vino rosso muove il Qi, riscalda, tonifica lo Yang, nutre e muove il sangue e viene consigliato in dosi moderate in situazioni di Freddo, stasi con dolore, deficit di Yang di Rene, diarrea o stipsi da stasi ecc… Si, sono tante definizioni e alcune sembrano paroloni da medici, sono però gli stessi concetti della nonna approfonditi con un po’ più di metodo e di tempo. D’altra parte il vino rosso fa bene a chi fa bene, per qualcun altro anche un goccio può essere veleno, e non credo serva un esperto per sostenerlo.

stagionalità dei cibi

Come fare la spesa: stagionalità e località

Ma a parte seguire alcuni detti popolari, cosa possiamo fare? Ricordo intanto che la Dietetica cinese è comunemente chiamata anche alimentazione energetica, proprio per indicare le qualità energetiche che derivano dal cibo in forma di Qi e quando si parla di dieta, ciò che è certo è che questa deve seguire la stagionalità. Si intendono quindi tutti i cambiamenti climatici dovuti alle stagioni, che non si riflettono solo nel consumo dei cibi offerti in quel determinato periodo, ma anche a tutta una serie di comportamenti che ne scaturiscono. Ad esempio gli orari in cui ci si deve alzare dal letto e andare a dormire, che nelle diverse stagioni variano e sono necessari per far confluire lo spirito dell’uomo nello spirito dell’Universo.

La scelta di frutta e verdura in relazione alla stagione in corso inoltre nasceva dal semplice fatto che il cibo fresco e maturato nel giusto contesto è molto ricco di Jing, ossia una particolare forma di Qi che indica la vitalità. In poche parole quindi diventa necessario scegliere dei cibi ‘vivi’ anche in base alla freschezza, alla crescita naturale, alla piena maturazione, priva soprattutto di trattamenti come pesticidi, ormoni e medicine, oltre a molti dei trattamenti successivi al raccolto, tipici dell’ingegneria alimentare.

Inoltre i saggi davano molta importanza anche alla provenienza locale, non solo per evitare che il Jing deperisse nei lunghi trasporti, ma anche perché osservarono che gli alimenti nati e cresciuti nello stesso contesto in cui era nato e cresciuto chi li mangiava, risultavano molto più adatti a lui. Per cui per ottenere l’effetto migliore possibile, si dovrebbero consumare prevalentemente cibi tipici locali, prodotti nelle proprie regioni di nascita e di residenza.

Queste prime indicazioni sono la base per la scelta dei cibi da acquistare, per evitare che l’esperto di alimentazione energetica debba seguirci anche al mercato, nella scelta fra questa o quell’altra mela sul banco della frutta. Per quel che riguarda il tipo di alimento invece la cosa va lasciata nelle mani di qualcuno che sappia comprendere bene il quadro di un individuo e soprattutto sappia scegliere gli alimenti e le ricette in base alle sue caratteristiche e qualità funzionali, facendo attenzione a limitare o eliminare gli alimenti “tossici” o per meglio dire eccessivi.

Di cose da dire ce ne sono ancora tantissime ma per ora hai già scoperto alcuni cenni storici, qualche citazione e le basi fondamentali della Dietetica Cinese che cammina mano nella mano con la filosofia Taoista. La cosa più importante però è che ora hai dei consigli pratici per riconoscere un buon cibo che nutre davvero la vita e alcune indicazioni di base su come sceglierlo e quando prediligere i tipi più adatti alla stagione e al luogo in cui vivi.

Non mancherò certamente nuovi approfondimenti ricchi di curiosità e indicazioni utili su questo argomento.

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