I Racconti di Jillian Lin



Confucio, il Re senza Trono

Chi era Confucio? Sai che è stato l’insegnante che ha aperto la prima scuola pubblica al mondo?

Confucio, Kong Fuzi (孔子), il filosofo e il più grande insegnante della storia della Cina. Kong è un buon insegnante, molte persone imparano da lui.
Ma perché è ancora triste?

Confucio il re senza trono di Jillian Lin

Confucio, un uomo paziente e carismatico, musicista e filosofo. Il fondatore del famoso sistema etico e sociale: il Confucianesimo. Fu il più grande insegnante della Cina e visse durante la Dinastia Zhou, dal 551 al 479 a.C.

Una donna sogna un unicorno, che le dice “avrai un figlio speciale!

Sarà un re, tuttavia, diventerà un re senza trono”.

Prima di svegliarsi legò un nastro rosso sul corno dell’unicorno.

La gente in Cina credeva che ogni qualvolta appariva questa creatura magica una persona speciale sarebbe venuta al mondo oppure sarebbe stata vicina alla morte. Dopo qualche tempo la donna ebbe un bambino, il suo nome è Kong Qiu, in Cina lo chiamano Kongzi o Kong Fuzi, che significa Maestro Kong, per noi occidentali è Confucio.

Il papà di Confucio fu un grande generale del Regno di Lu e morì quando lui aveva solo 3 anni. Il piccolo Qiu fu allevato dalla madre che, nonostante le ristrettezze economiche, riuscì a garantirgli un istruzione.

All’epoca i bambini imparavano attraverso le canzoni e le poesie, c’erano pochissimi libri e non c’erano scuole ma Confucio era sveglio e intelligente, faceva domande a tutti e riusciva a memorizzare velocemente ogni informazione.

 

Amava condividere e trasmettere tutto ciò che imparava e quando crebbe, nel 530 a.C. aprì la prima scuola di tipo tradizionale dove tutti erano ammessi purché volenterosi e attenti.

In questa scuola si insegnavano materie che ogni gentiluomo doveva conoscere, le Sei Arti:  i riti, la musica, la guida delle bighe, il tiro con l’arco, la scrittura e l’aritmetica.

Confucio veniva ricompensato a seconda delle possibilità dell’allievo, spesso con piccole offerte in natura.

Confucio era un insegnante così bravo che sempre più studenti volevano imparare da lui.
Trascorreva l’intera giornata studiando e insegnando, raccontando storie di vecchi re e le grandi cose che avevano fatto.

Dopo la morte della madre si rimmerse nello studio della musica e dei testi antichi, si appassionò in particolare dei documenti scritti sotto la dinastia Zhou riguardanti i riti, l’organizzazione sociale, amministrativa e politica. Desideroso di voler ripristinare gli antichi valori morali e gli usi rituali, Confucio elaborò un modello di comportamento ideale, un insieme di pratiche per realizzare le 5 virtù alle quali aveva unito e integrato i suoi valori fondamentali come la lealtà, la pietà filiale, l’empatia e l’altruismo, la gentilezza, la frugalità e l’onestà.

Le 5 virtù cardinali sono:

  • Ren (benevolenza come conoscenza e amore per gli uomini),
  • Yi (rettitudine o giustizia),
  • Li (correttezza, rito appropriato, buone maniere),
  • Zhi (conoscenza),
  • Xin (integrità e fedeltà).

Nacque così la dottrina sociale, il sistema rituale che fu successivamente perfezionato da Mencio e che tutti oggi conosciamo come Confucianesimo, denominato anche Ruismo, che è una delle maggiori tradizioni filosofico-religiose, morali e politiche della Cina. Secondo Confucio la tradizione e i riti dovevano essere osservati anche dall’Imperatore e dai saggi consiglieri per avere un governo solido e un popolo in salute. 

Confucio desiderava portare la pace nel suo mondo.
Credeva di poter fermare le guerre che infuriavano in quel momento,
se solo i Re avessero ascoltato le sue idee.

Secondo la leggenda, all’età di cinquant’anni fu governatore di provincia, ministro di giustizia, assistente ai lavori pubblici e forse primo ministro. Ora poteva finalmente provare le sue idee e i suoi insegnamenti nella vita reale. Proponeva ai grandi la figura del sovrano mite e caritatevole, che gioisce e si affligge insieme al suo popolo. “Tutti dovevano ascoltare il Re, ma anche il Re doveva trattare bene il popolo”.

Sfortunatamente in quel periodo vi erano molti stati a reclamare la supremazia assoluta e i regnanti erano più interessati a combattersi l’un l’altro che a trovare una soluzione pacifica. Uno di questi, notando che lo stato di Lu stava crescendo anche grazie a Confucio, creò un intrigo politico per danneggiarlo. Così Confucio fu costretto a dimettersi e fu esiliato, iniziò a peregrinare con alcuni dei suoi seguaci da una corte all’altra, attraverso gli Stati di Wei, provando a convincere i monarchi ad adottare le sue idee sulla giustizia e la convivenza in armonia.

A volte i Re ascoltavano le sue sagge parole, ma non gli chiedevano mai di lavorare per loro.
Senza alcun lavoro, Confucio e i suoi seguaci avevano pochissimo da mangiare e spesso dovevano dormire all’aria aperta.

Dopo tredici anni di allontanamento Confucio tornò nello Stato di Lu, ma questa volta diventò un uomo di corte molto rispettato e un ambasciatore ben voluto. Trascorse gli ultimi anni della sua vita dedicandosi agli studi e all’insegnamento, circondato da un numero sempre crescente di discepoli con i quali raccoglieva e sistematizzava le cinque grandi opere della letteratura classica cinese e della tradizione. Si dice che alcune furono compilate da egli stesso.

Si trattava dei famosi:
  •  Il Libro dei Mutamenti (Yìjīng)
  • Il Canone della Storia (Shūjīng)
  • Il Classico dei versi (Shījīng)
  • Il Libro dei riti (Lǐjì)
  • Gli Annali delle primavere e degli autunni (Chūnqiū o Línjīng)
Il re senza trono di Jillian Lin - TianLab

Un giorno Confucio incontrò alcuni cacciatori che avevano trovato una creatura dall’aspetto strano.
Quando Confucio la vide, scoppiò a piangere.

 

Era un unicorno con un pezzo di nastro rosso sfilacciato legato intorno al corno.

“È arrivato il mio momento” singhiozzò.
Confucio non era triste di essere vicino alla morte ma pensava di non aver reso la Cina un posto migliore con le sue idee
.

Ma si sbagliava. Non molto tempo dopo la sua morte, nel 479 a.C., re e imperatori iniziarono a usare le sue idee per governare il loro popolo.

In tutta l’Asia furono costruiti templi in suo onore, molti sono in Cina, ma puoi anche trovare templi a Taiwan, Corea, Giappone, Malesia, Vietnam e Indonesia. Il più antico e il più grande si trova nella città natale di Confucio a Qufu, nella provincia cinese dello Shandong.

 

Il 28 settembre è il giorno del suo compleanno e ogni anno la gente lo ricorda festeggiando con balli, offerte di cibo, musica dal vivo e preghiere nei templi a lui dedicati.

Prima del tempo di Confucio, solo le persone ricche e potenti potevano studiare e insegnare.
Confucio fu il primo cinese a guadagnarsi da vivere insegnando, e fu il primo ad aprire una scuola pubblica per insegnare alla gente comune.

Credeva che tutti gli uomini, ricchi o poveri, dovessero avere la possibilità di studiare e migliorare se stessi.

Gli insegnamenti di Confucio sono stati scritti dai suoi allevi su canne di bambù, poi riuniti e trasformati in quattro libri classici introduttivi del confucianesimo:

 

  1. Il Grande Studio (Dàxué),
  2. L’invariabile Mezzo (Zhōngyōng),
  3. I Dialoghi, talvolta nominato come Gli Analetti (Lúnyǔ)
  4. Il Libro Mencio (Mèngzĭ).

Questi quattro libri hanno ispirato e influenzato il pensiero e i valori etici della Cina e in seguito di tutta l’Asia, insegnando le principali virtù come: il decoro, la giustizia, la lealtà e la pietà filiale. Furono i testi base per gli esami e dovevano essere conosciuti alla perfezione dai candidati che volevano ricoprire una carica imperiale durante le dinastie Ming e Qing.

 

Oggi Confucio è conosciuto come uno dei più grandi maestri della storia della Cina.
Alla fine, il sogno di sua madre era diventato realtà.
Confucio era diventato saggio e importante come un re, ma era diventato un re senza trono.

Le frasi in corsivo e le bellissime illustrazioni sono estrapolate dal libro per bambini “The King Without a Throne” di Jillian Lin.

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